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Il Sabato Del Villaggio Globale - 3 febbraio 2024

 

👉 Un trattore vi travolgerà

Mezza Europa assediata dai farmer esasperati da contributi che non sono più quelli generosi di un tempo (Common agricultural policy - Consilium  Fonte Ispi)  - e tagliati spesso dagli Stati piuttosto che da Bruxelles -, da pratiche burocratiche sempre più asfissianti - e qui hanno ragione appieno, ma un po' tutti i settori della vita lavorativa e della vita civile potrebbe lamentare lo stesso -, da concorrenze brutali dei colossi dell'agroindustria, dalla multinazionali spesso ubicate oltre oceano e in Sudamerica, da una filiera che penalizza i produttori a tutto vantaggio dei distributori, e da una transizione ecologica costosa anche se necessaria soprattutto di fronte ai cataclismi che, sempre più di frequente, danneggiano appunto l'agricoltura. Ispi ricorda che se l'agricoltura contribuisca appena per l'11% alle emissioni dannose, è il primo settore in quanto a prezzi da pagare per i cambiamenti climatici (Floods, droughts and panic attacks: Climate change is taking its toll on Europe's farmers | Euronews). 
Senza contare la falcidie che l'inflazione  e la contrazione economica post Covid e alimentata dalle guerre in corso, hanno provocato nei nuclei più contenuti. 







Insomma i trattori e relativi contadini che assediano la sede della Commissione Ue hanno un bel pacchetto di ragioni che si possono sottoscrivere. Meno quella di prestarsi ai giochi politici, in vista del voto di giugno, delle destre sovraniste - le cui politiche finirebbero per danneggiare proprio i piccoli imprenditori della terra -, delle lobby "sindacali" delle organizzazioni di categoria che sposano spesso proprio le miopi politiche nazionali per garantirsi visibilità e appoggi politici, delle varie fazioni estremiste no Ue, no Euro, no vax e chi ha peggio più ne metta.


La Commissione si è spaventata, soprattutto per il rischio di ricadute sul voto europeo, mettendo a rischio la linea di centrosinistra della maggioranza. Così corre in aiuto, rivedendo alcune sue scelte e decisioni sugli aiuti. ma sarà arduo, per non dire impossibile , che in così breve tempo riesca a mettere in discussione uno dei pilastri dell'azione di Bruxelles: le procedure e il peso delle euroburocrazie. Così come non potrà andare contro la sua mission principale in questa fase della storia europea: il Green Deal, di cui la gente comune avverte i costi significativi già molto presenti oggigiorno contro i vantaggi futuri così sfumati da essere visti come improbabili. Con la felicità neppure nascosta delle lobby dell'industria inquinante, del capitalismo d'assalto, dei Paesi portabandiera del fossile che, tra l'altro, sono anche fra i più ricchi del pianeta e in grado di generare campagne d'opinione contro il futuro verde.

👉 Svaporare la recessione


Secondo l'FMI la recessione globale si allontana. Dopo averla evocata ad alta voce negli ultimi due-tre anni, ora la tendenza sembra togliere il lenzuolo dalla testa del fantasma e scoprire che sotto non c'è molto altro che un po' d'aria cattiva.


Che sia il solito esercizio accademico che si ripete a scadenze precise, salvo poi essere dimenticato un momento più tardi o quando i dati effettivi escono allo scoperto, è palese. Se è vero come è vero però che l'economia si nutre di numeri, studi e trend e che i metodi di misurazione siano gli stessi dei principali attori delle ricerche, privati sovente ma anche pubblici, siamo obbligati e tenuti a fare riferimento alle ricerche per capire dove stiamo andando. Così sempre dall'FMI e non solo, apprendiamo che l'Eurozona ha evitato la recessione - a parte quella tecnica tedesca - per un soffio.  Euro zone GDP Q4 2023
L'inflazione quindi tende a scendere, anche al netto dei prezzi dei combustibili e nonostante la cattiva stampa e la nomea che sta virando verso il pessimismo, sui benefici futuri dell'opzione verde. Sulla discesa, ma sono in pochi a saperlo, giocano alcuni degli effetti diretti e immediati della svolta ecologista dell'industria. Why Chicken, Pork Prices Will Fall With Soy-Based Renewable Diesel Fuel - Bloomberg

👉 L'elmetto di Biden

Sarà oppure no la politica necessaria a battere Trump. Certo è che il presidente Usa in carica si rende perfettamente conto - al contrario del suo antagonista - che il focolaio acceso in medio oriente dal pogrom di Hamas può innescare veramente la terza guerra mondiale più ancora dell'Ucraina. O comunque potrebbe finire per coinvolgere l'Occidente e gli Stati Uniti in particolare nella terza campagna mediorientale.
Biden, rileva l'Ispi, si trova a dover esercitare un difficile equilibrio nel confronto con l'Iran: punirlo per la sua azione pro Hamas, pro Houthi, per gli attacchi alle basi Usa in Siria e Iraq, contenerlo e al tempo stesso non offrire allo stesso e neppure all'ala interventista (gran parte dem e rep anti Trump) l'occasione per scatenare un conflitto vero e proprio e soprattutto diretto. Pentagon says it is not seeking war with Iran after Jordan attack | Reuters
Del resto, annota sempre l'Ispi riferendo di un report ISW dal 7 ottobre le milizie pro Iran hanno compiuto almeno 150 attacchi contro le forze Usa o contro bersagli occidentali. Iran Update, January 29, 2024 | Institute for the Study of War

Da notare però anche la crescente preoccupazione di Teheran per le mosse delle milizie che finanzia, forse anche Hamas, che possono esporre il regime degli ayatollah a rappresaglie americane senza avere una diretta responsabilità sulle provocazioni lanciate. 


Blitz militari  a parte, la crisi nel mar Rosso rischia di avere pesanti conseguenze sull'economia mondiale, non ancora uscita dalla dinamica inflazionistica e dal rischio di una recessione. Dice l'Ispi: 
"Tra la fine di novembre e il 25 gennaio, il costo per trasportare un container “tipico” da Shanghai a Genova è più che quadruplicato, passando da 1.400 a 6.400 dollari. È una conseguenza diretta del rischio che le navi commerciali che attraversano lo Stretto di Bab el-Mandeb, da o verso il Canale di Suez, diventino un bersaglio per gli attacchi dei ribelli Houthi in Yemen. Non è la prima volta che, negli ultimi anni, il commercio marittimo mondiale va incontro a una crisi di portata simile. Nel corso del 2021, con la ripresa dei commerci alla fine delle peggiori ondate della pandemia, il costo di trasporto mondiale di un container tipico aveva superato i 10.000 dollari, per poi tornare a scendere. Stavolta però la crisi ha avuto uno sviluppo più rapido: nel 2021 occorse circa un anno per arrivare al suo picco, e sette mesi per superare quota 6.000 dollari, contro il mese e mezzo attuale.
E, anche se resta ancora una crisi regionale, ci sono segnali che la crisi stia avendo conseguenze anche su luoghi molto distanti del mondo. Il costo per trasportare un container da Shanghai a Los Angeles, per esempio, attraversando l’Oceano Pacifico, è ormai raddoppiato."

 Mar Rosso: la dashboard sull'impatto della crisi | ISPI

Oltre l'Iran, più dell'Iran però Joe Biden teme Israele e le conseguenze della muscolare prova di forza di Tel Aviv e del governo Netanyahu su Gaza e contro i palestinesi. A dispetto delle preoccupazioni internazionali, delle denunce sulla sproporzione fra un intervento come reazione al 7 ottobre e al massacro, in particolare di civili, in atto nella Striscia. Anche se i morti stanno calando per un cambio di strategia dell'esercito israeliano ( Israel Says It Is Shifting to a More Targeted Stage in Gaza War - The New York Times) . Tutto questo senza che vi siano all'orizzonte una qualche soluzione mediata, al di là di una tregua con scambio di prigionieri. 

Maps: Tracking the Attacks in Israel and Gaza - The New York Times 

Source: Based on imagery from Planet Labs

 

Note: Fortified positions are based on satellite images taken between Oct. 27, 2023 and Jan. 19, 2024

 

By The New York Times

Biden e con lui l'Occidente e i paesi dell'area temono che il governo di destra di Netanyahu miri a non abbandonare più Gaza, a mangiarsela un po' - nella "migliore" delle ipotesi - con la scusa di ricavare zone cuscinetto, a tenerla sotto il tallone  militare dell'Idf e a consegnarla come preda di guerra a coloni sempre più scatenati contro i palestinesi della Cisgiordania (che potrebbe essere la prossima tappa della totale annessione israeliana. Original Party Platform of the Likud Party ). Per questo la casa Bianca ha deciso di sanzionare quattro fra i più estremisti leader dei coloni. West Bank: Biden sanctions Israeli settlers accused of attacking Palestinians | AP News. Una decisione senza precedenti e la più stupefacente da decenni, considerati i legami tra i due Stati e il pericolo della sfida lanciata da Biden all'elettorato ebreo negli Stati Uniti - comunità molto potente soprattutto finanziariamente - nell'anno elettorale.

Biden signs order targeting Israeli settlers who attack Palestinians

Per questo nella strategia Usa si affaccia per la prima volta la possibilità concreta di un riconoscimento dello Stato di Palestina con tanto di ammissione, senza veti quindi, all'Onu. Un modo per vincere l'opposizione del primo ministro all'ipotesi dei due Stati. Netanyahu Restates Opposition to Two-State Solution, Despite Pressure From Biden - The New York Times

🚩Usa2024 - Il punto. La newsletter di Da Costa a Costa Oltre il confine - Il Post

E l'Italia aspetta Sanremo

In un mondo in fiamme e perennemente sull'orlo di una crisi di nervi, l'Italia si avvia beata a immergersi nella settimana di Sanremo. Ovvero a dimenticare crisi e problemi, a non scavare neppure un millimetro sotto la coltre di sabbia in cui governi di destra, poteri industriali e lobbies seppelliscono gli innumerevoli guai che ci dovrebbero affliggere. In questa settimana non esistno una sanità allo sfascio - per responsabilità di Roma e Regioni, quelle di centrosinistra comprese dove si aprono anche qui i pronto soccorso privati -, gli stipendi sono fermi da decenni (Phastidio.net | Ue, l’anno del salario minimo e dei suoi effetti collaterali), l'inflazione morde più di quanto rilevano le statistiche ufficiali, il lavoro non cresce se non è precario (e anche qui bisognerebbe capire sul serio come nascono i numeri di Istat e Eurostat), disuguaglianze e abusi vari non sono contrastati, il razzismo, le discriminazioni e le violenze si estendono (alla faccia delle politiche securitarie del governo di destra ultras(, le tasse le pagano all'80% dipendenti e pensionati con gli altri a godere di sconti e prebende oltretutto d'ora in avanti concordano l'evasione ed evitando controlli (Sul concordato c'è un dovere di trasparenza - Lavoce.info). In questa settimana non ci sono ministri e sottosegretari nei guai per scandali o etiche gettate nel cesso, ci si sveglia - ma non troppo per carità - dopo 11 mesi e si scopre che una cittadina italiana, antifascista purtroppo per premier & c., è detenuta in condizioni bestiali in un Paese Ue (amicissimo di Roma) che si prende i soldi bellamente da Bruxelles - tanti, troppi - e si permette di non rispettare regole e condotte democratiche, ci si mette a litigare con Stellantis senza sapere che entrare nel capitale avrebbe costi... Stellantis (Phastidio.net | L’hub dei sogni e il Btp da rottamazione), si farfuglia su Ilva (anche qui una partecipazione al capitale comporta prezzi da un occhio della testa), non passa neppure per il capo che serve una vera e seria politica industriale per il Paese e non salvataggi a ripetizione (Alitalia non ha insegnato nulla, ovvio!). Per fortuna che la nostra politica estera, con tanto di trasferte impalpabili da burattinai a uso tg, si gonfia di viaggi e pacche sulle spalle. E il piano Mattei lo fanno gli altri. Russia Recruiting Africa Army to Replace Wagner Group's Mercenaries - Bloomberg
Non importa, Sanremo è sempre Sanremo. Tanto, terminato il festival, comincia il dopo-festival


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