Le morti non sono tutte eguali. Duecentosessantre morti sul lavoro da inizio anno, cinque in un giorno a ridosso dell'addio a Silvio Berlusconi. Seicentocinquanta migranti affogati, un centinaio solo salvati, ora, Eppure nessun giornale ha messo la tragedia del lavoro italiana in primo piano, non certo nei giorni dell'incredibile "lutto nazionale"
( i funerali di Stato per un ex premier sono un'altra cosa. Ps. questa è un'avvertenza per le manfrine dei soliti mestatori in malafede). Con fiumi e fiumi di inchiostro, salivare o meno, centinaia di ore di diretta, cronache oltre il limite della vergogna e della decenza (QUI). In mezzo un po', ma solo un po', d'informazione seria e non reticente su una figura che certo ha avuto il suo rilievo, per lo più in negativo, in Italia.
Ma 263 morti di lavoro fino a poche ore fa, 750 migranti circa affondati ora fra i silenzi e la criminale immobilità dei due Stati in mano alla destra, Italia e Grecia, non avrebbero avuto diritto a una informazione adeguata, approfondita, protratta per giorni? Magari con una semplice riflessione: fra questi scomparsi, quanti Berlusconi potevano esserci in prospettiva, quanti Papi, quanti possibili imprenditori, quanti lavoratori, quanti possibili statisti, quanti possibili sportivi famosi, quanti soubretti e soubrette, quanti star del cinema o dello spettacolo, della tv, del teatro, quanti premi Nobel, quanti scienziati, quanti medici, quanti missionari, quanti rivoluzionari, quanti volontari umanitari? E fra gli operai quanti padri e madri di famiglia, quanti figli, quanti potevano aspirare a un futuro diverso, magai anche presidenti-operai? Eppure nulla, una notizia e via. E' solo una provocazione questo parallelo - e lo è - o è anche la denuncia di un giornalismo morente, se non già morto anch'esso, macchiato da interessi, disinteresse, cinismo e ignoranza, oltre che che da servile acquiescenza a una realtà forgiata (anche per "merito" di B) su corsa all'avere, sui soldi, gli affari, sulla disumanità e sulle ingiustizie e la disuguaglianza? Morti sul lavoro: 5 decessi in 24 ore, 264 nei primi 4 mesi del 2023- Corriere.it - Strage migranti Grecia: "Nella stiva c'erano cento bambini". - la Repubblica
👉Sull'ennesima strage di migranti poco da dire. Bastano e avanzano le parole di due signori giornalisti d'inchiesta, grandi e coraggiosi inviati, menti e penne libere, che poco hanno a che fare con il giornalismo prono di cui si diceva in alto: Lucia Goracci e Nello Scavo: se invece di mobilitare flotte per recuperare cadaveri si provasse a salvarli vivi? E se non sono stati soccorsi, significa che sono stati fatti affogare deliberatamente. Stop.
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