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L'America non è un mondo per vecchi (e dittatori populisti)


I dubbi c'erano e da tempo. Pesanti, pesantissimi e diffusi, più di quanto si possa pensare da questa parte dell'oceano. Ma che Joe Biden non sia il meglio per altri quattro anni alla guida di una Paese con egli Stati Uniti lo vanno dicendo da tempo in moltissimi fra analisti, politici e commentatori e soprattutto fra i Dem. Non parliamo dei Rep perché è scontato, soprattutto fra i trumpiani.

Ma dopo il primo dibattito presidenziale la fragilità di Joe Biden è emersa in tutta la sua chiarezza e ha aperto una voragine da incubo nel dibattito che era già in orso, i casa Dem: cosa fare?

👉 A Little to the Left - Columbia Journalism Review

L'incertezza, la lentezza di riflessi, la voce roca, la stessa andatura che qui in Italia gli era costata anche una feroce imitazione di Crozza (subito sparita, però) stanno convincendo che il presidente il carica non abbia la possibilità concreta di battere Trump a novembre, per quanto quest'ultimo sia il rischio che a ogni latitudine si capisce e si percepisce, il pericolo per la stessa democrazia Usa e per la stabilità del mondo. Senza contare che anche Trump non è più tanto giovane e, anche se cela le sue debolezze sanitarie, non fa molto sperare bene per il futuro. Anche se non è questa la preoccupazione principale.

Torniamo ai Dem che ora non sanno cosa fare (qui) se non sognare la quasi impossibile candidatura di Michelle Obama, l'unica realmente in grado di poter battere il tycoon. Altrimenti bisogna andare su figure interessanti (Biden, sei possibili sostituti per la corsa alla Casa Bianca (e l'eterna suggestione) | Corriere.it) ma non abbastanza note o sperimentate per affidare il bastone (e la la valigetta nucleare) del comando. E la vice Kamala Harris in questi quattro anni non ha convinto nessuno. 

👉Bari Weiss: They Knew | The Free Press

👉After presidential debate, the question is whether Biden can recover - The Washington Post

👉Biden’s Shaky Debate Performance Has Democrats Panicking - The New York Times

In ogni caso, al di là dell'esito e perfino del suggerimento dell'amico Friedman in lacrime secondo cui "Joe deve ritirarsi", il problema primario e per non non superabile resta quello della decisione: chi la deve prendere? I maggiorenti del partito (Barack Obama, Bill Clinton Al Gore Nancy Pelosi Jim Clayburn?) , ipotesi che però non è molto condivisa per la delicatezza, oppure bisogna sperare nello stesso presidente e nel potere di convincimento della moglie (che però era  stata la sua principale sostenitrice nella ricandidatura)? Del resto non è semplice far fuori un candidato votato per oltre il 90 per cento alle primarie, sostenendo, anzi dicendoglielo in faccia, che è troppo anziano e non può vincere il confronto con l'altro anziano, ma sveglio e spregiudicato all'eccesso.

👉Un disastro di Biden – edizione straordinaria - Il Post

👉 Dems freak out over Biden’s debate performance: ‘Biden is toast’ - POLITICO

Ecco quindi il dibattito che sarà centrale nelle prossime settimane, anzi nei prossimi giorni perché se già cambiare il cavallo in corsa è una debolezza manifesta, altrettanto non è meno complicato portare il nuovo candidato in condizione di poter contrastare il tycoon. 

“I think there are short lists being made. [Michigan Gov. GRETCHEN] WHITMER, [Kentucky Gov. ANDY] BESHEAR, [North Carolina Gov. ROY] COOPER, [California Gov. GAVIN] NEWSOM,” a Democratic operative said. (Da POLITICO)

Anche se un dato a questo punto è fin troppo evidente: per motivi diversi ma anche in qualche caso coincidenti, l'America di oggi e quella dei prossimi anni, con guerra, sfide commerciali, tecnologiche e leadership mondiale in gioco, non può permettersi Biden e tantomeno Trump. Perché anche quest'ultimo è troppo anziano e per tutto il resto.

👉 Morning Joe on Apple Podcasts

Per cui attrezziamoci a giorni e settimane politiche roventi. Negli Usa  ma anche nel resto del mondo (l' Italia  non la contiamo,  per l'irrilevanza del nostro Paese da sempre al traino dell'atlantismo come nessuna altra nazione filo-atlantista, al punto che il partito di maggioranza, post fascista, si professa pro Usa e contro l'Ucraina pur restando allineato quasi su tutto con il resto dell'estrema destra europea).

👉 How To Process Biden’s Debate Disaster - by David Kurtz

👉Biden, Democratic fundraisers sound alarm on debate


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